Louis Poulsen

Copenaghen / Danimarca

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Fondata a Copenaghen nel 1874, la Louis Poulsen avvia la sua collaborazione con architetti e designer a partire dal 1924; alla sua storia si associano nomi del calibro di Poul Henningsen, Verner Panton, Arne Jacobsen, Louise Campbell e Shoichi Uchiyama, autori di luci dal design innovativo che hanno portato il marchio danese ad affermarsi in ambito internazionale. Ancora oggi, collaborando con progettisti contemporanei come Alfred Homann, Oki Sato e GamFratesi, l’azienda porta avanti il suo concept di lampade di design incentrate su funzionalità, comfort e atmosfera: per questo nel 2004 Tadao Ando ha scelto Louis Poulsen, insieme a Royal Copenhagen e Bang and Olufsen, per presentare i principi del design danese nella sua mostra "Styling Danish Life" al Mori Museum di Roppongi. Le lampade Louis Poulsen, decorative o architettoniche, sono pensate sia per gli interni sia per gli esterni e sono prodotte seguendo un approccio olistico al progetto, che permette a tutti i suoi prodotti di resistere alla prova del tempo. Sebbene la tecnologia non sia la principale protagonista dei sistemi di illuminazione di Louis Poulsen, la ricerca di soluzioni tecnicamente sofisticate contraddistingue ogni collezione; anche le lampade più famose e storiche sono continuamente aggiornate, sviluppate e adattate alla contemporaneità nelle loro componenti tecniche, in primis con l’uso dei LED. A partire da dicembre 2018, Louis Poulsen è diventato parte del Flos B&B Italia Group, un importante gruppo internazionale nel settore dell'arredamento e dell'illuminazione di alta gamma, che si dedica alla progettazione sostenibile, concentrandosi su valori come il rispetto per il pianeta, l'attenzione alle persone e la valorizzazione della cultura. Dello stesso gruppo fanno parte, oltre a FLOS e B&B Italia, anche Maxalto, Arclinea, Azucena, FENDI Casa, Audo e Lumens.

Le lampade icona che hanno fatto la storia di Louis Poulsen

Nel 1896, l’imprenditore danese Ludvig R. Poulsen, attivo nei settori dell'importazione di vino e dell'elettronica, assume il nipote Louis Poulsen per dare nuovo slancio all’azienda di famiglia. Le sue prime iniziative furono il trasferimento della sede nel centro di Copenaghen e l’ingresso in società di Sophus Kaastrup-Olsen: prese così forma la nuova Louis Poulsen & Co. Qualche anno dopo, nel 1924, l’azienda attirò l’attenzione dell’architetto Poul Henningsen, alla ricerca di una realtà produttiva con cui progettare una lampada da portare all'Exposition Internationale des Arts Decoratifs & Industriels Modernes di Parigi. Nacque da questo incontro la lampada Paris, originariamente esposta con il nome Système PH. La sua maniera innovativa di distribuire la luce fu un successo, che portò al contratto per l’illuminazione del Forum Building a Copenaghen da cui è nata una lampada entrata nella storia del design: la lampada PH, costruita con un sistema di diversi paralumi per eliminare l’abbagliamento visivo e diffondere una luce calda e morbida.
Nel corso della sua carriera Henningsen svilupperà oltre cento lampade per la serie PH, tutte basate su questa idea. Il punto culminante di questa ricerca è rappresentato dalla lampada PH Artichoke (“carciofo”), una cascata affusolata di paralumi color rame che, invece di essere solidi anelli concentrici, per la prima volta si aprono e si interrompono in una serie dinamica di pezzi che si sovrappongono gli uni agli altri. Per il SAS Royal Hotel di Copenaghen (Radisson Blu) nasce invece nel 1957 la famiglia di lampade Aj disegnata da Arne Jacobsen (autore del progetto dell’hotel e anche di quasi tutti gli arredi) nelle versioni da muro, da terra e da tavolo, tutte caratterizzate da una struttura in zinco pressofuso dipinta in diversi colori e rieditata in una nuova gamma cromatica nel 2020, in occasione del 60° anniversario dell’apertura del SAS Royal Hotel.

Il nuovo corso di Louis Poulsen

Bisogna aspettare il 2007 per vedere per la prima volta le lampade di design scandinavo di Louis Poulsen al Salone del Mobile di Milano. Quell’anno il brand danese esordisce a Euroluce con diverse novità decorative e architettoniche: LP Hint disegnato da Helena Tatjana Eliason, il downlight Teherani disegnato da Hadi Teherani, il faretto Transair disegnato da Ross Lovegrove e la serie Flindt disegnata da Christian Flindt. Nello stesso anno Louis Poulsen Lighting viene acquisita dalla società italiana di illuminazione Targetti Sankey SpA, con sede a Firenze.
Da questo nuovo corso sono nate anche altre lampade innovative – come F + P Wall, un apparecchio LED minimalista per uso interno ed esterno firmato Foster + Partners e la MO500 di Mads Odgård – e importanti riedizioni come il concept PH 5 Contemporary, che rilancia la classica lampada PH 5 con una nuova combinazione di colori audaci che ottiene un grande successo di pubblico. Nel 2014 Louis Poulsen viene acquisita dalla società di private equity danese Polaris, tornando così nel suo Paese di origine. Tra le realizzazioni più recenti di Louis Poulsen ci sono: la lampada da terra NJP, disegnata da Nendo come una moderna interpretazione delle classiche lampade da architetto; la OE QUASI LIGHT di Olafur Eliasson, un’imponente scultura luminosa dalle forme geometriche in alluminio intrecciate tra loro; e Keglen, una famiglia di lampade a sospensione in vetro nata dalla collaborazione con BIG Ideas.

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